La digitalizzazione e l’automazione favoriscono il lavoro umano nella fabbrica 4.0. "Negli anni settanta l’automazione significava sostituire i robot all’uomo, quindi veniva vista come il "nemico" dei posti di lavoro. Noi risentiamo ancora di questo trascorso storico, ma in realtà oggi la digitalizzazione passa dall’automazione industriale all’automazione cognitiva. Avendo maggiori dati in tempo reale, rendiamo più efficiente il lavoro degli operatori. L’operatore diventa l’augmented operator, ancora più efficiente e competitivo di prima. Il gap di competitività che potrebbe esserci tra un robot e un operatore si riduce. Si sposta quindi l’equilibrio a favore del fattore umano". A parlare è Marco Taisch, professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria industriale del Politecnico di Milano e fondatore del World Manufacturing Forum. La quarta rivoluzione industriale disegna sistemi informativi sempre più pervasivi nell’ambito della fabbrica: questo grazie alla maturazione di alcune tecnologie come l’Internet of things, i big data, il cloud computing e la sensoristica. Tutte queste innovazioni rendono possibile la raccolta di dati in tempo reale, favorendo la presa di decisioni necessarie per gestire il processo produttivo.
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